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la vittima, un uomo di 50 anni, sembra che conoscesse il suo presunto assassino

Lecco: «Quella lepre è mia», cacciatore ucciso dalle fucilate del rivale

Lo sparatore è stato fermato e accusato di omicidio volontario

LECCO - Una lepre contesa tra due cacciatori è stata all'ori­gine di un omicidio ieri matti­na, nei boschi appena fuori dal­la città. Un uomo di 50 anni resi­dente nella zona è morto, rag­giunto al volto da un pallettone esploso dal fucile di un 48enne. L'assassino è stato fermato e ac­cusato di omicidio volontario. Sembra che conoscesse la vitti­ma e che tra i due ci fossero già motivi di rancore. Erano circa le 9 quando si è consumata la tragedia.

Secon­do quanto è stato possibile rico­struire, la vittima, Luigi Mazzo­leni, residente in città, meccani­co, sposato e padre di due bam­bini di pochi anni avrebbe liti­gato con altri due cacciatori, fra­telli, sulla proprietà di una pre­da, una lepre appena uccisa. I tre uomini, erano nella zona della «Madonna della rovina­ta », un santuario molto noto nel Lecchese. Il litigio è ben presto degene­rato in una violenta discussio­ne. Uno dei due fratelli ha im­bracciato il fucile da caccia e ha sparato. Il proiettile, esploso da distanza ravvicinata, ha colpito al volto il cinquantenne, che non ha avuto scampo. Abban­donato Mazzoleni a terra, esani­me, i due fratelli sono fuggiti a piedi nel bosco. A dare l'allar­me sono stati altri cacciatori im­pegnati in attività venatorie nel­la stessa zona. Alla «Madonna della rovina­ta » sono intervenuti i soccorri­tori del 118 e gli agenti della Questura di Lecco. Per il cin­quantenne però non c'era più nulla da fare, mentre dell'assas­sino e del fratello non c'era alcu­na traccia. La zona è stata subi­to isolata. Gli agenti della poli­zia hanno chiesto l'intervento di una squadra del Soccorso Al­pino, che ha guidato sul luogo dell'omicidio gli esperti della scientifica e il magistrato. I rilie­vi sono proseguiti per alcune ore e solo nel primo pomerig­gio i vigili del fuoco hanno po­tuto trasportare il corpo del cac­ciatore all'ospedale di Lecco, do­ve sarà effettuata l'autopsia.

Sul luogo dell'omicidio è stato recu­perato anche il cane della vitti­ma, rimasto rintanato in un ce­spuglio, a poca distanza dal pa­drone riverso a terra. Nelle ore successive alla sco­perta del cadavere intanto, gli inquirenti hanno rintracciato i due fratelli e hanno posto in sta­to di fermo il presunto assassi­no, accusato di omicidio volon­tario. L'uomo, 48 anni, residen­te nella zona, è stato ascoltato per ore dagli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica della lite e del successivo omicidio. Le indagi­ni dovranno accertare in parti­colare se si sia trattato di un ge­sto volontario oppure se il col­po di fucile sia partito acciden­talmente durante la discussio­ne. Sembra che i tre uomini si conoscessero e già in passato avessero avuto discussioni.

Anna Campaniello
20 settembre 2009(ultima modifica: 21 settembre 2009)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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